- Scritto da Soave, Sergio
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Il rigore sulle regole non può far gridare al «complotto»
Il pasticcio delle liste specchio di un Pdl confuso
Sergio Soave
Le decisioni degli organismi giurisdizionali competenti hanno sancito, per ora, che nelle due regioni più popolose – Lombardia e Lazio – i "listini" capitanati dai candidati alla presidenza non possono essere ammessi al voto. Nel Lazio, allo stato delle cose, è fuori anche la lista del Popolo della libertà nella importantissima circoscrizione che corrisponde alla provincia di Roma. Può darsi che l’esame degli uffici sia stato particolarmente minuzioso e addirittura pignolo, ma dovrebbe essere chiaro che anche le formalità debbono essere rispettate, specialmente da chi non può attendersi nessuna tolleranza compiacente da un ordine giudiziario, col quale – a torto o a ragione – è notoriamente in conflitto.
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